La mappatura della memoria

Riflessioni sulla memoria
Incidendo la parola Mnemosyne sopra l’ingresso della sua sala di lettura, Aby Warburg invita coloro che intendono entrare a farlo sotto l’incantesimo dello spirito che anima la sala. Il nome invoca la dea greca della memoria, madre di tutte le nove muse. La collezione di Warburg è dunque emblema della nostra memoria culturale collettiva. Proprio come il suo famoso Bilderatlas Mnemosyne combina immagini di diversi periodi e culture entro costellazioni cartografiche, Warburg immagina la sua biblioteca come strumento per indagare i dilemmi in tutte le arti e le scienze. [b.s.]

La legge del buon vicino
Warburg dedica un piano a ciascuno dei quattro concetti chiave: Immagine, Parola, Orientamento e Azione. Organizza gli scaffali secondo il criterio da lui chiamato “la legge del buon vicino”, secondo cui il libro di cui abbiamo bisogno è solitamente accanto a quello che stiamo cercando. Sfogliare questi scaffali non solo è occasione di conoscenza, ma crea un denkraum (spazio di pensiero). Nel suo passaggio da biblioteca privata a istituzione pubblica, il Warburg Institute produce diversi volumi, tra cui La filosofia della Forma Simbolica di Ernst Cassirer, La Storia dell’Arte di Ernst H. Gombrich e L’Arte della Memoria di Frances Yates. [b.s.]

Aby Warburg, Gertrud Bing e Franz Alber a Roma